Tutela dei Beni Culturali, non basta la legge
Sabato, 14 gennaio 2006, si è tenuta presso la Scuola di Speciliazzazione per le Professioni Legali di Lucera (Istituto San Leonardo), organizzata dal Club Unesco, Federico II di Lucera, la conferenza sul tema “La tutela dei beni culturali”, con la collaborazione dell’Università di Foggia, a quasi due anni dall’entrata in vigore del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 noto come il “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Nutrito il numero dei relatori. Tra gli altri, il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Antonio Muscio, la prof.ssa Patrizia Resta, Presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali, il prof. Giuliano Volpe, il prof. Adelmo Manna e il prof. Enrico Follieri. Nel corso dell’incontro, sono stati presentati i volumi “Il diritto dei beni culturali”, a cura del prof. Enrico Follieri, e “Il codice dei beni culturali e ambientali. Gli illeciti penali”, a cura del prof. Adelmo Manna.
L’immenso patrimonio culturale del nostro Paese ha assoluta necessità di essere tutelato con strumenti legislativi moderni ed efficaci e con la creazione di una coscienza nuova che ne sappia considerare tutti gli aspetti.
“Io mi sono occupato prevalentemente della parte penalistica-ha detto il prof.Adelmo Manna, illustrando il suo volume-E, in questo ambito, non c’è grande novità rispetto alla normativa precedente del ’99. Ritengo, quindi, che il legislatore abbia perso l’occasione per rinnovare questa importante materia, sia sotto il profilo della struttura degli illeciti, sia per quanto riguarda la parte sanzionatoria. Visto che si è utilizzata, per la prima volta, la forma Codice, era lecito aspettarsi una coraggiosa riforma sostanziale, non solo nominalistica. Ribadisco si è persa una grande occasione”.
Il prof.Enrico Follieri, nel suo intervento, ha parlato anche della nostra cattedrale.“La cattedrale di Lucera-ha detto- è da considerarsi il monumento nazionale ante litteram, grazie a Ruggero Borghi, che, ministro della Cultura, nel diciannovesimo secolo, la volle insignire di questo riconoscimento. La Chiesa Madre ha subito, nel corso dei secoli, alcune modifiche. Infatti, guardando alcune foto del 1875, si scorgono due cappelle laterali, aggiunte in epoca barocca, che furono successivamente abbattute. Oggi, un intervento del genere non lo si farebbe; all’epoca, invece, il barocco era poco considerato in quel contesto. Con questo, voglio dire che dobbiamo considerare i Beni Culturali, non solo come testimonianza materiale del passato, ma anche come traccia dell’uomo, della sua cultura, del suo vissuto. Dobbiamo guardare ai Beni Culturali con maggiore consapevolezza.”
A fare gli onori di casa, ovviamente, l’avv.Pietro Agnusdei, presidente del club Unesco “Federico II” di Lucera, che, a conclusione della conferenza, concordava con noi sull’opportunità di un approccio nuovo, maggiormente consapevole, ai Beni Culturali.
Oggi-ci ha detto-abbiamo avuto un segnale che riteniamo importante per quello che potrebbe essere un cambio di direzione. I volumi che sono stati presentati nel corso della conferenza sono proprio testimonianza di questo. Radicando dal basso questa coscienza; dando, quindi, spazio a chi studia e fa ricerca sul settore, c’è la possibilità di creare, davvero, un atteggiamento nuovo per quanto riguarda la conoscenza e la valorizzazione dei Beni Culturali.”
All’incontro il sindaco di Lucera, Peppino Labbate, ha portato il saluto della civica Amministrazione. Presenti anche il sindaco di Foggia, Orazio Ciliberti, e il vescovo della Diocesi Lucera Troia, Francesco Zerrillo.