LA BIBLIOTECA DEL SEMINARIO DI LUCERA
DENOMINAZIONE: BIBLIOTECA DIOCESANA DI LUCERA
UBICAZIONE: Seminario vescovile
DESCRIZIONE: Patrimonio librario diocesano
EPOCA: Opere dal XVI sec. ad oggi
All’ interno del Seminario vescovile è la Biblioteca diocesana di Lucera, riorganizzata e aperta al pubblico il 10 marzo 2000, testimonianza evidente dell’impegno che la Chiesa locale ha dimostrato e continua a dimostrare per la custodia, lo sviluppo e la diffusione di un tesoro inesauribile di conoscenze. La raccolta consta di circa 15.000 volumi ed è fornita di molte e preziose opere, di rare edizioni e di una buona raccolta di periodici; libri di classici italiani, latini e greci, opere di patristica, di ascetica e di mistica, molti dei quali provenienti da donazioni compiute nel corso dei secoli. La ricchezza del suo patrimonio librario, arricchitosi negli anni di opere di carattere prevalentemente teologico, filosofico e morale, ma anche letterario, storico, giuridico, soprattutto codici e collane di testi, trattati di diritto civile e canonico (utroque jure), di filosofia, di teologia morale, di teologia dogmatica, e altre opere religiose (vangeli, breviari, meditazioni, panegirici, predicazioni, orazioni), la singolarità delle sue sezioni, come quella delle cinquecentine (tra le prime opere a stampa è presente una pregevole edizione veneziana di Economia Biblica, pubblicata nel 1585) e delle seicentine, ne fanno un centro di notevole interesse storico e bibliografico. La Bibbia Sisto-Clementina, il Martirologio romano curato dal Baronio, gli Atti sinodali della riforma attuata dal card. Borromeo, le Summae teologiche di importanti autori medievali e rinascimentali, le opere di teologi protestanti, come le traduzioni in latino di Giovanni Crisostomo curate da W. Muscolo, oppure i decreti tridentini presi in esame da M. Chemnicio, sono solo alcuni degli esempi maggiormente rappresentativi del patrimonio librario cinquecentino di questa Biblioteca.
Tra le unità librarie della collezione spiccano un centinaio di cinquecentine e circa 150 seicentine. Il fondo antico, formato dalle opere stampate prima del 1830, rappresenta la parte più cospicua del patrimonio e raggiunge circa 6.000 unità. Esso si è costituito nel corso del tempo attraverso acquisizioni, lasciti, donazioni di vescovi e presbiteri della diocesi. La tipologia del materiale risulta equamente distribuita nel numero di circa 300 opere per ciascuna disciplina. Innanzitutto quelle a carattere filosofico-teologico: teologia dogmatica, teologia morale, sacra scrittura, patrologia, liturgia, mariologia, spiritualità, agiologia, omiletica, diritto canonico, un significativo numero (circa un migliaio) di opere di storia della Chiesa e storia generale e locale, ed ancora collezioni a carattere enciclopedico, letteratura, manuali di filosofia e retorica. Insieme al materiale a stampa solo due manoscritti: un vocabolario in formato tascabile dall’italiano all’arabo del sec. XVIII ed un’opera giuridica di Giulio Capone trascritta nel sec. XVII.
Di particolare interesse è il fondo musicale manoscritto inedito, quasi interamente formato da opere a carattere liturgico (messe, salmi, mottetti, antifone per la Settimana Santa) composte dal maestro di cappella della Cattedrale lucerina Enrico Pastore, attivo nella seconda metà del sec. XIX, nonché componimenti di autori affermati della levatura di Giovan Battista Pergolesi, Gaetano Donizetti, Saverio Mercadante, ma anche compositori meno conosciuti, quali Enrico Petrella, Nicola De Giosa, Giorgio del Monaco, Settimio Battaglia. Continuamente accresciuta ed aggiornata è anche la raccolta moderna, a servizio principalmente degli alunni del Seminario e dell’Istituto diocesano di Scienze Religiose.
Notevoli le collane riguardanti encicliche, risoluzioni conciliari, enciclopedie, casistiche, vocabolari, dizionari. Cospicua la sezione relativa a scritti di storia della Chiesa e degli Ordini regolari, a Calendari, Uffici liturgici e Vite dei santi. Le opere giuridiche sono presenti con diversi compendi di Istituzioni di diritto civile, di Pratica civile e Pratica criminale. Le opere di carattere storico-letterario, invece, racchiudono i principali volumi a stampa di Plinio, Livio, Svetonio, Tertulliano, Muratori, Guicciardini, Vico, Summonte, Colletta, Monti, Giannone, Gioberti, Cantù, Rollin, Bonghi, De Cesare, Pontieri, Gifuni, La Sorsa. Tra i classici della letteratura latina, italiana e straniera, un numero considerevole di pregiate versioni delle opere di Virgilio, Cicerone, Ovidio, Bojardo, Alighieri, Petrarca, Boccaccio, Parini, Alfieri, Monti, Manzoni, Pellico, Carducci, Zola.
Il patrimonio è stato ampliato grazie a donazioni di sacerdoti diocesani, tra cui monsignor Michele Di Ruberto, già sottosegretario della Congregazione per la Cause dei Santi, che ha voluto dotare la Biblioteca di un cospicuo numero di Positiones super virtutibus vel super martyrio esaminate durante il suo servizio presso il dicastero pontificio, che fanno della Biblioteca un punto di riferimento imprescindibile sul tema della santità durante il pontificato di San Giovanni Paolo II.
Massimiliano Monaco