IL PONTE SUL TORRENTE SALSOLA
Sulla via per S. Severo, ai piedi della collina del Cimitero (Monte Sacro), si nota un ponte di età tardoantica che congiunge le due sponde del torrente Salsola e a cui la tradizione assegna il nome di Ponte Gallucci, per la sua probabile ubicazione su terreni già di proprietà della nobile famiglia Gallucci, nota anche per il patronato di una cappella absidale all’interno della Cattedrale di Lucera.
Tra i pochi riferimenti documentari finora rinvenuti sul sito si ricordano alcuni atti notarili dell’archivio benedettino di Cava dei Tirreni che fanno riferimento all’esistenza di un mulino nei pressi del fiume sulla strada denominata Vadovado larinese (doc. XXV dell’8.4.845), ovvero Vado alarino (doc. CXXVII del 14.1.911), che altro non era che la vecchia strada che partendo dalla Porta Teanum Apulum, a nord di Lucera, attraversava il ponte Gallucci e permetteva di raggiungere alcuni centri abitati dell’epoca, tra cui Larino, località da cui sicuramente la strada prendeva il nome. Il nome del ponte si ritrova anche all’articolo 74 degli Statuti della città di Lucera del 1407, in cui è fatto espresso divieto agli abitanti della città di porre a macerare il lino o la canapa “se non al di sotto del ponte della Salsola”, pena la multa di un augustale.
(testo di Massimiliano Monaco)