L’ARCHIVIO NOTARILE SUSSIDIARIO DI LUCERA

 

DENOMINAZIONE:  ARCHIVIO GENERALE NOTARILE, poi ARCHIVIO

                                   NOTARILE  SUSSIDIARIO

UBICAZIONE:  Via San Domenico 40/42

DESCRIZIONE: Conservazione dei fondi notarili

EPOCA:  1809



 

L’Archivio Generale Notarile di Capitanata fu istituito nel centro giudiziario di Lucera in forza del Regolamento notarile del 1809 con sede iniziale, insieme alla Camera notarile, in alcuni locali del soppresso convento dei Frati minori conventuali, al Largo Tribunali.

Prezioso scrigno documentario, l’Archivio generale notarile di Capitanata, deputato alla conservazione dei fondi notarili delle località della provincia di Foggia, fu probabilmente trasferito nel soppresso convento dei frati domenicani, dove opera ancora oggi (via San Domenico n. 40/42) dopo il regio decreto n. 516 dell’8 dicembre 1881 che (visti gli artt. 3, 101 e 105 del T.U. delle leggi sul riordinamento del notariato, approvato con R.D. 25 maggio 1879 e 94 e 150 del relativo Regolamento 23 novembre 1879, n. 5170) istituiva altri Archivi notarili mandamentali nei distretti di Lucera, Saluzzo e Cassino.

A seguito della riforma Oviglio del 1923, che trasferiva la sede del Tribunale a Foggia, il R.D. 9 luglio 1926, n. 1268 aggregava il distretto notarile di Lucera a quello di Foggia e sopprimeva l’Archivio notarile di Lucera. Ma, di fatto, l’Archivio notarile distrettuale di Foggia rimaneva a Lucera fino al 1954, quando, con i DD.PP.RR. 18 gennaio 1954, n. 18 sullo sdoppiamento dei distretti notarili di Foggia e di Lucera e 2 marzo 1954, n. 170 sulla ricostituzione in Lucera di un Archivio notarile distrettuale, quest’ultimo veniva effettivamente trasferito a Foggia.

Con decreto del Ministro di Grazia e Giustizia 30 luglio 1997 di ristrutturazione dei Distretti notarili, il distretto di Lucera, insieme a quelli di Casale Monferrato, Lanciano, Locri, Oristano, Rieti, Scaccia e Sulmona sono stati riuniti, rispettivamente, ai distretti limitrofi di Foggia, Novara, Chieti, Reggio Calabria, Cagliari, Viterbo, Agrigento e l’Aquila. Con successivo decreto dello stesso Ministro del 23 ottobre 1997, a decorrere dal 1° gennaio 1998 gli stessi otto Archivi notarili distrettuali sono stati soppressi, pur continuando a funzionare con la denominazione di Archivi notarili sussidiari per le sole operazioni attinenti agli atti che già vi si trovano depositati.

Il fondo è diviso in due serie: notai che rogarono anteriormente al 1800 (serie I) e notai che rogarono sino al 1857 (serie II).

Attualmente gli Archivi notarili distrettuali, uffici operativi del Ministero della Giustizia – Dipartimento Affari di Giustizia – Ufficio Centrale Archivi Notarili, sono 91 e hanno sede in ogni capoluogo di distretto notarile. Ad essi sono demandati compiti archivistici (conservazione degli atti dei notai cessati dall’esercizio ed altri atti attinenti all’attività negoziale) e amministrativi (conservazione e rilascio di copie dei repertori che i notai depositano in archivio e delle registrazioni trasmesse dagli Uffici del Registro, oggi Agenzia delle Entrate) e gli Archivi notarili sussidiari, tra cui quello di Lucera, sono 15. Essi, istituiti per soppressione e conseguente accorpamento ad altro distretto notarile, continuano a funzionare (fino a quando il materiale documentario non viene trasferito nel competente Archivio distrettuale) per le sole operazioni di rilascio e di gestione contabile delle copie e delle pubblicazioni dei testamenti.

 

Massimiliano Monaco