Ritorna all’elenco dei siti UNESCO italiani

(39-2004) CERVETERI E TARQUINIA, Necropoli Etrusche

Presenti in Italia dall’ottavo secolo a.C., gli Etruschi si stanziarono nella penisola in un territorio compreso tra l’Arno e il Tevere, lungo le sponde del Tirreno, in Campania e nella Pianura Padana. Un’aura di costante mistero accompagna il nome di questo popolo di provenienza incerta (autoctono o, forse, giunto dall’Asia Minore), ma dalle indubbie capacità artistiche. La loro cultura fiorì attorno al VI secolo a.C., quando si organizzarono in quel sistema di città-stato fortificate, che tuttora costituisce uno dei segni caratteristici d’ampie aree del paesaggio italiano. Dallo stanziamento nel nostro territorio appare il culto dei morti con sepolture a camera, scavate nel tufo, o costruite con grandi blocchi. Il sarcofago degli sposi (da Cerveteri, 530 a.C., ora nel Museo Etrusco di Villa Giulia, a Roma) raffigura una coppia semidistesa su un letto, come nei banchetti antichi: la sposa versa, forse, del profumo nella mano dello sposo. I gesti e l’armoniosa composizione dei busti comunicano il legame d’affetto che univa gli sposi in vita.
La necropoli dei Monterozzi, a Tarquinia, ha restituito un patrimonio pittorico di ineguagliabile valore: la tomba dei Tori, una delle più antiche (VI secolo a.C.), ha due celle funerarie e la camera principale con decorazioni pittoriche desunte dal repertorio mitologico greco; il sarcofago delle Amazzoni (IV secolo a.C.), sui lati del quale è dipinta un’amazzonomachia e, nel timpano, Atteone dilaniato dai cani.
Giustificazione per l’Iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità
Criterio (I): Le necropoli di Tarquinia e Cerveteri sono capolavori del genio creativo; le pareti dipinte su larga scala di Tarquinia sono eccezionali sia per le loro qualità formali che per il contenuto, che rivelano aspetti della vita, della morte, e delle credenze degli antichi Etruschi. Cerveteri mostra in un contesto funerario la stessa configurazione cittadina e schemi architettonici usati in un’antica città.
Criterio (III): Le due necropoli costituiscono una testimonianza unica ed eccezionale della civiltà etrusca, l’unico tipo di civiltà urbana dell’Italia pre-romana. Inoltre, le scene di vita quotidiana dipinte nelle tombe affrescate, molte delle quali rappresentano repliche di case Etrusche, sono una testimonianza unica di questa cultura scomparsa.
Criterio (IV): Molte tombe di Tarquinia e Cerveteri rappresentano edifici non molto più numerosi che in altra forma. I cimiteri, repliche di città Etrusche, sono tra i più antichi della regione.

Leave your comment