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(38-2004) VAL d’ORCIA, Paesaggio della Val d’Orcia

Il paesaggio della Val d’Orcia è parte dell’hinterland agricolo di Siena. Si risollevò e si sviluppò quando fu colonizzata dalla città-stato, nel XIV e XV secolo, per rispecchiare un modello idealizzato di buon governo e per creare un quadro esteticamente gradevole.
La Val d’Orcia è una terra, oggi periferica, naturalmente luminosa e pulita, nella quale il carattere agricolo dell’economia e la persistenza dei suoi abitanti in attività legate alla terra o alla lavorazione delle materie prime del luogo, hanno salvaguardato il rapporto uomo-ambiente, elevandolo ad una dignità sconosciuta.
Lo scenario della Val d’Orcia, armonico nella sua na-turale simmetria, si rapporta ovunque, in una dolcezza morbida di linee collinari, alla verticale maestria dell’Amiata, una montagna, fonte d’acque limpide e d’energia vitale e vegetale. La Val d’Orcia è un continuo susseguirsi di colline, visibili senza interruzioni, variamente modellato dai torrenti, calanchi e biancane, che corrono sempre a riannodarsi fra loro nel colore cinerino della creta.
I colori netti delle argille sterili o dei tufi dorati si dividono sulle colline; la vegetazione si fa scura attorno ai fossi e risale fitta sotto le rocche o i castelli, quasi dispensatori d’ordine alle file dei vigneti e alle schiere argentee degli olivi. La solarità, il vuoto, la luce, goduti da lassù, variabilmente suscitano nell’osservatore gioia o ansia, sintonia armoniosa o senso di solitudine, però, difficilmente indifferenza.
La Via Francigena, snodandosi in mezzo a questa natura bella ma ostile, per secoli, permise ai suoi piccoli centri di crescere sull’orgoglio e la fierezza di una popolazione antica, usa a condividere i sogni, le arroganze e le utopie d’uomini potenti e famosi. Una civiltà agraria, che acco-glie gli ospiti, come un tempo viandanti e pellegrini, testi-moni partecipi di una sperimentata e sincera convivialità.
Giustificazione per l’Iscrizione nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
“Criterio (IV): La Val d’Orcia è un eccezionale riflesso di come il paesaggio è stato riscritto nel Rinascimento per riflettere gli ideali di buon governo e creare un quadro esteticamente gradevole.
Criterio (VI): Il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della scuola Senese, che fiorirono durante il Rinascimento. Quadri della Val d’Orcia, e in particolare dipinti dei paesaggi in cui le persone sono rappresentate in uno stile di vita in armonia con la natura, sono riusciti a mostrare come icone del Rinascimento ed hanno profondamente influenzato lo sviluppo del paesaggio razionale.”
 

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