La città di Urbino, il cui centro storico rinascimentale si è conservato pressoché intatto fino ai giorni nostri, conobbe una grande prosperità, grazie ai duchi di Montefeltro.
Artisti grandi studiosi, come Raffaello, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Marsilio Ficino e Bal-dassarre Cartiglione operarono in questa città, adagiata sulle colline marchigiane. Il valore artistico dei suoi monumenti è oggi la migliore testimonianza dell’importante ruolo svolto da Urbino, durante la breve ma intensa epoca del Rinascimento italiano.
Il Palazzo Ducale, massimo monumento della città, costituisce l’archetipo di dimora principesca non fortificata del Rinascimento. Federico da Montefeltro non badò a spese per abbellire la sua residenza, per compensare adeguatamente gli artisti attivi presso la corte o per acquistare manoscritti greci e latini, al fine di costituire una delle più importante biblioteche d’Italia. Ricordiamo,   fra i più pregevoli edifici della città, il Duomo, innalzato nel XV secolo da Francesco di Giorgio Martini e portato a compimento nel 1604 da Muzio Oddi, e che crollò nel 1789. La costruzione attuale è da attribuire a Giuseppe Valadier ed a Camillo Morigia, che realizzò l’imponente facciata neoclassica.
Ciò che colpisce dell’antica capitale dei Montefeltro è lo scenografico tessuto urbanistico caratterizzato da stradine, vicoli a saliscendi, sottopassaggi e scalette lastricate, che sboccano tra palazzi rinascimentali ed ampie piazze. Qui s’incontrano numerosi studenti della sua prestigiosa università”>Giustificazione per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale: “Criterio (II), durante la sua breve supremazia culturale, Urbino ha attirato alcuni dei più illustri stu-diosi e artisti del Rinascimento, che hanno creato un complesso urbano d’eccezionale omogeneità, la cui influenza si è largamente estesa al resto d’Europa. Criterio (IV), Urbino rappresenta un vertice dell’arte e dell’architettura del Rinascimento, così armoniosamente adattata al suo ambiente fisico ed al suo passato medievale, che la città diventa del tutto eccezionale.

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