Ritorna all’elenco dei siti UNESCO italiani

(26-1997) VILLAGGIO NURAGICO DI BARUMINI

I Nuraghi, simbolo della Sardegna di ieri e di oggi, sono la massima espressione architettonica dell’antica civiltà isolana.
L’interesse degli archeologi per queste costruzioni risale al Cinquecento, ma solo nell’Ottocento cominciarono le ricerche scientifiche e gli studi organici. Il primo grande scavo fu quello del Nuraghe Losa, nel 1890. Nel XX secolo una delle scoperte più clamorose fu quella di Barumini, dovuta alla campagna di scavi condotta dall’archeologo Giovanni Lilliu tra il 1951 ed il 1956.
I nuraghi sardi sono eccezionali edifici monumentali, a testimonianza di una cultura millenaria collegata alle civiltà megalitiche del bacino del Mediterraneo.
Le strutture architettoniche sono costituite da torri a due piani a forma di tronco di cono, realizzate con pietre di notevoli dimensioni, disposte, a secco, in cerchi concentrici sovrapposti, che si stringono verso la sommità. La civiltà nuragica svolse un ruolo importante nella diffusione della cultura micenea ed in seguito di quella fenicia, anche se alcune sue peculiarità rimangono avvolte dal mistero, forse incomprensibili perché estranee alla cultura greca classica.
Per lungo tempo le vestigia del villaggio di Barumini erano state alcuni ammassi di pietre sulla cima di una collina naturale, saccheggiati nel corso dei secoli dagli abitanti del luogo per ricavare materia da costruzione. Gli scavi portarono alla luce un articolato insediamento, raccolto intorno ad un mastio difensivo centrale.
Il periodo preciso della costruzione dei nuraghi è sempre stato tema di un ampio dibattito tra gli archeologi, anche perché i dati ottenuti, con la datazione al carbonio 14, non coincidono con quelli ricavati con il metodo della stratigrafia.
Il ruolo svolto nell’antichità dalla Sardegna, al centro del Mediterraneo, è stato rivalutato dalle ricerche, grazie alle quali emerge il suo protagonismo e la sua autonomia.
Giustificazione dell’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale: “Il Comitato ha deciso d’inserire l’area sulla base dei criteri (I) (III) (IV), ritenendo che i Nuraghi di Sardegna, dei quali Su Nuraxi è l’esempio principale, rappresentano un’eccezionale risposta alle condizioni sociali ed economiche, facendo un uso innovativo e fantasioso dei materiali e delle tecniche disponibili nella comunità di un’isola preistorica.
 

Leave your comment