Ritorna all’elenco dei siti UNESCO italiani

(18-1997) RESIDENZE SABAUDE

Il duca di Savoia Emanuele Filiberto, stabilendo la propria residenza a Torino, mise in moto uno dei progetti d’urbanizzazione più ambiziosi d’Europa. I suoi successori, non solo continuarono il disegno iniziale, ma andarono ancora più lontano, disseminando la città di Torino e i territori limitrofi di residenze nelle quali lo stile barocco dominava ed unificava tutto, fino al punto da rappresentare l’immagine della dinastia.
Palazzo Reale, Palazzo Madama e Palazzo Carignano erano direttamente collegati con le ville residenziali della campagna, secondo una pianificazione che aveva in Torino il centro d’irradiazione. Una rete di strade rettilinee alberate assicurava la coesione e la funzionalità dell’insieme.
Agli edifici del potere e dell’amministrazione in città facevano da contrappunto le residenze di svago e per la caccia nella campagna torinese. Alcune sono il risultato dell’ammodernamento d’edifici preesistenti, come i castelli di Rivoli, Racconigi e Aglié; altre sorsero dal nulla come geniali creazioni dei loro architetti. È il caso della Palazzina di Caccia di Stupinigi, capolavoro indiscusso di Filippo Juvara, in plastiche forme barocche. Tutte hanno in comune un’estrema raffinatezza, resa più sontuosa da decorazioni interne. I parchi ed i giardini, elementi indissolubili di queste residenze, furono progettati con la stessa cura e si svilupparono attraverso successivi interventi d’abbellimento. Così, ad esempio, il giardino del castello d’Agliè è strutturato su tre livelli, con un giardino all’inglese, i parterre ed un giardino pensile con serre abbellite da pitture. La caccia fu la principale attività di svago dei Savoia, e proprio per questo motivo gran parte delle residenze è intimamente legata all’attività venatoria. A questo proposito occorre segnalare il castello di Venaria Reale, vero e proprio santuario dedicato al culto della caccia principesca e nello stesso tempo originale esempio di pianificazione urbanistica. Giustificazione per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale: “Il Comitato ha deciso d’iscrivere tale bene sulla base dei criteri (I) (II) (IV, (V). Le residenze di casa Savoia, situate a Torino ed in altri luoghi, offrono un panorama completo dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, utilizzando lo stile e le dimensioni per illustrare in modo straordinario, in termini materiali, la dottrina della monarchia assoluta.
 

Leave your comment