(13-1996) CASTEL DEL MONTE
Il castello si erge, robusto e solitario, sulle colline delle Murge. Edificato per ordine di Federico II di Hohenstaufen nel XIII sec., è una delle realizzazioni più pure dell’architettura gotica civile del sud Italia. Di forma ottagonale, con un gran cortile ottagonale, come le otto torri angolari. È inoltre un notevole esempio d’architettura militare medievale.
Sia sulla pianta, sia nel tipo d’edificazione Castel del Monte è espressione delle conoscenze filosofiche di Federico II. L’impressione è che l’imperatore abbia cercato di realizzare una costruzione simbolica, che avesse la sua base nei principi dell’astronomia e della cabala. In particolare la pianta sembra avere un’origine, sottolineata dalla costante presenza del numero otto, dall’indubbio significato esoterico.
La visione della tozza mole di Castel del Monte sulla cima di una collina, a dominare i campi di grano e le pinete circostanti, è di forte impatto. In ognuno degli otto vertici della sua originale pianta ottagonale si trova una torre angolare, anch’essa ottagonale, perfettamente rifinita. La costruzione è priva di merlature e le pareti sono costituite da grossi blocchi di pietra calcarea, il cui colore chiaro conferisce all’edificio un aspetto straordinario.
Su ogni lato, ad eccezione della facciata e del lato opposto, si trovano, nella sezione inferiore, una monofora a tutto sesto ed, in quella superiore, un arco ogivale racchiudente una bifora ed un rosoncino (vedi immagine a fianco).
Giustificazione per l’iscrizione: “Il Comitato ha deciso di inserire questo bene sulla base dei criteri (I) (II) (III) ritenendo che abbia uno straordinario valore universale per la sua perfezione formale e per l’armoniosa fusione di elementi culturali del Nord Europa, del mondo islamico e dell’antichità classica. Castel del Monte è un capolavoro unico di architettura militare medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore Federico II di Hohenstaufen. La delegazione del Messico ha sottolineato l’importanza del Castello quale punto di riferimento del paesaggio e la necessità di preservarlo”.
Abile governante, Federico II garantì ai suoi sudditi pace sociale e prosperità economica, emanando leggi giuste e caratterizzate da una grande tolleranza.
Uomo d’alta cultura, chiamò alla sua corte artisti provenienti da ogni parte del suo regno: ordinò la traduzione delle opere di Averroè, Tolomeo ed Aristotele, fondò l’Università di Napoli e favorì gli studi medici della Scuola di Salerno. I suoi molteplici interessi gli valsero il soprannome di stupor mundi (“stupore del mondo”).