GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA E GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI – ED. 2019
In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani (71° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, avvenuta a Parigi il 10 dicembre 1948), e con riferimento all’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, giovedì 5 dicembre 2019 il Club per l’UNESCO di Lucera, presieduto dal prof. Giovanni Calcagnì, organizza un Seminario tematico per studenti dal titolo “Libertà di stampa e diritto di informazione” e un Convegno di studi, aperto al pubblico, dal titolo “Diritto all’Informazione”.
Per l’occasione, viene trattato anche il tema della Libertà di Stampa, strettamente collegato ai Diritti Umani alla luce degli studi sul tema, che considerano la libertà di espressione e di informazione come diritto dell’uomo.
Si riporta, di seguito e in allegato, il programma della giornata:
Seminario tematico – ore 10.00:
Seminario tematico per gli alunni del Liceo “Bonghi-Rosmini” dal titolo: “LIBERTA’ DI STAMPA E DIRITTO DI INFORMAZIONE” presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “BONGHI-ROSMINI” (plesso “ROSMINI” di via Gen. Ettore Cavalli n. 23 – Lucera).
Dopo l’apertura dei lavori e la lettura della mission UNESCO, i saluti del Dirigente scolastico e la relazione introduttiva del Presidente del Club per l’UNESCO di Lucera, il dott. Marco CLEMENTI[1] (giornalista, inviato speciale della redazione Esteri del Tg1-RAI) relazionerà su: “Libertà di stampa e diritto di informazione: esperienze giornalistiche nel mondo”.
Convegno di studi – ore 17.00:
Convegno pubblico su: “IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE” presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale “Ruggero Bonghi” (Viale Falcone e Borsellino – Villa Comunale – Lucera). Dopo l’apertura dei lavori e la lettura della mission UNESCO, i saluti del Sindaco di Lucera e la relazione introduttiva del Presidente del Club per l’UNESCO di Lucera, il dott. Marco CLEMENTI tratterà il tema: “Il diritto all’informazione: esperienze giornalistiche nel mondo” e il prof. Daniele CODUTI[2] (Professore Aggregato di Diritto Costituzionale all’Università di Foggia) relazionerà su: “Il diritto all’informazione dal punto di vista del costituzionalista”.
Accanto ai temi propri della ricorrenza annuale dei DIRITTI UMANI[3] e a quella della LIBERTÀ DI STAMPA[4], l’intero programma della Giornata trae spunto da un obiettivo dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che al target 16.10 si prefigge un accesso all’informazione e una protezione delle libertà fondamentali in conformità alla legislazione nazionale e agli accordi internazionali. Si ricorda, infatti, che il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 traguardi (target) da raggiungere entro il 2030. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo è infatti monitorato attraverso un sistema basato su 17 Obiettivi, 169 Target e oltre 240 indicatori, rispetto ai quali ciascun Paese viene periodicamente valutato in sede ONU e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali [5].
Club per l’UNESCO di Lucera – Servizio Stampa
[1] Laureato in filosofia con Specializzazione in Giornalismo e Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica di Milano, MARCO CLEMENTI è attualmente inviato speciale della redazione Esteri del Tg1-RAI e, in tale delicato ruolo, segue i principali avvenimenti internazionali, come gli attacchi terroristici, la guerra in Siria, gli ultimi due conclavi e il Giubileo, le elezioni presidenziali americane, la rivolta in Libia e la caduta di Gheddafi, la “primavera araba” in Tunisia ed Egitto, la crisi di Gaza, il mondiale di calcio in Brasile e le Olimpiadi di Rio, la strage di Oslo, l’uccisione di Bin Laden, il salvataggio dei minatori in Cile, la marea nera in Lousiana, la vicenda dei marò in India, ecc. Ha lavorato come Assistant Producer presso “Erwin Media Group” e “Waterstone Group”, realizzando servizi filmati per le televisioni di Chicago (NBC, ABC, WTTW) ed è stato caporedattore dell’agenzia di stampa internazionale “Rome reports”. Nel 2000 e nel 2013 ha vinto il premio Ilaria Alpi e nel 2012 il premio Maria Grazia Cutuli. Autore di numerose inchieste e reportage in Italia e all’estero, ha intervistato in esclusiva: il presidente siriano Bashar Al Assad, il presidente iraniano Hassan Rohani, il capo dei ribelli nigeriani del Mend, Boy Loaff, l’ex Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-Moon, il presidente del Cile, Sebastian Pinera, il fondatore di You Tube Chad Hurley, il presidente dell’Ecuador Rafael Correa, il presidente armeno Serz Sargsyan, il Papa Copto Teodoro II di Alessandria. Come inviato, copre i viaggi internazionali di Papa Francesco.
[2] Professore Aggregato di Diritto Costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza e presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università di Foggia, il prof. DANIELE SEBASTIANO CODUTI, lucerino, ricopre diversi impegni didattici, accademici e istituzionali. I suoi principali interessi scientifici e di ricerca riguardano il diritto costituzionale, il diritto regionale e degli enti locali, il diritto italiano e comparato degli enti territoriali e il federalismo.
Oltre a saggi, contributi e articoli per riviste specializzate, commentari, enciclopedie e dizionari, è autore di numerose pubblicazioni: tra le altre, le monografie I comitati interministeriali tra affermazione e crisi del Governo maggioritario, Napoli, Jovene, 2012 e Regolare i partiti politici contemporanei, Torino, Giappichelli, 2019.
[3] La Giornata mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di ogni anno, data che ricorda la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, avvenuta il 10 dicembre 1948, da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Pur non essendo formalmente vincolante per gli Stati membri, in quanto dichiarazione di principi, la Dichiarazione, composta da un preambolo e da 30 articoli, rappresenta la prima testimonianza della volontà della comunità internazionale di riconoscere universalmente i diritti che spettano a ciascun essere umano. Le sue norme sono inoltre considerate, dal punto di vista sostanziale, principi generali del diritto internazionale e, come tali, sono vincolanti per tutti i soggetti di tali ordinamenti. L’istituzione formale della Giornata avvenne durante il 317º meeting globale dell’Assemblea generale dell’O.N.U., il 4 dicembre 1950, quando fu promulgata la risoluzione 423 che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona.
[4] La Giornata Mondiale per la libertà di stampa fu proclamata il 3 maggio del 1993 dall’Assemblea Generale dell’O.N.U. dietro raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO. Il documento è un’affermazione dei principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dei media come elementi fondamentali per la difesa della democrazia e il rispetto dei diritti umani. La Dichiarazione fa un richiamo esplicito all’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, secondo cui “Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza interferenze e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza frontiere”.
[5] L’Agenda è un evento storico, sotto diversi punti di vista, che ha portato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ad affermare che: «The new agenda is a promise by leaders to all people everywhere. It is an agenda for people, to end poverty in all its forms – an agenda for the planet, our common home» (La nuova agenda è una promessa dei leader a tutte le persone del mondo. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme è altresì un’agenda per le persone, un’agenda per il pianeta, la nostra casa comune). Essa, infatti:
- esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, oltre che sul piano ambientale, anche su quello economico e sociale. In questo modo, ed è qui che emerge il carattere fortemente innovativo dell’Agenda, viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia una questione esclusivamente ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo;
- richiama tutti i Paesi a dare il loro contributo per portare il mondo su un sentiero sostenibile, eliminando la distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, anche se le problematiche possono essere apparentemente diverse a seconda del livello di sviluppo conseguito. Ciò significa che ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs, rendicontando sui risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’ONU;
- coinvolge tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura.
All’interno dell’obiettivo 16 dell’Agenda, il target 16.10 intende “garantire un pubblico accesso all’informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali”.